Il calamaro

Il calamaro

11.01.17

Il calamaro è un mollusco cefalopode dal corpo allungato a forma di cono. Sul dorso in posizione laterale si trovano due grandi pinne che nell'insieme formano un rombo. La testa sporge dal mantello con gli occhi in posizione laterale e attorno alla bocca si trovano quattro paia di braccia ed un paio di tentacoli che si allargano all'estremità a formare la cosiddetta clava, ricca di ventose poste in quattro serie. La conchiglia è interna e viene chiamata gladio, per via della sua forma. Il colore del calamaro è rosa-violaceo, con punti più scuri bruno-rossicci. Può raggiungere una misura di 30-40 cm, ma è più comune attorno ai 15 cm. Spesso il calamaro viene confuso con il totano, ma si può facilmente riconoscere osservando le pinne, che nel calamaro coprono metà della lunghezza totale del mantello. E' una specie generalmente pelagica, ma non è raro trovarla in acque costiere specialmente in estate ed autunno in occasione della riproduzione. Depone uova tenute assieme in ammassi gelatinosi nastriformi che fissa a substrati sommersi. Si può trovare in tutti i mari italiani, ma è molto diffuso in Alto Adriatico. Vive in mare aperto, generalmente a profondità comprese tra i 20 e 100 m, ma può raggiungere i 300 m di profondità. I tentacoli grazie alle loro ventose vengono usati per catturare le prede: pesci, altri molluschi e crostacei. Compie migrazioni giornaliere risalendo in superficie durante la notte e tornando in profondità nelle ore diurne. Spesso si sposta in banchi con numerosi individui.

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